Gender variance: identità sessuale e dintorni

Cosa si intende esattamente per Gender Variance?

Gender Variance o Varianza di genere o Trangenderismo o Gender Non Conforming, sono espressioni utilizzate per indicare l’esperienza di quelle persone che non si sentono a loro agio e non si riconoscono nel genere assegnato alla nascita (sulla base degli organi genitali), o che non si conformano con le regole sociali che tale assegnazione presuppone.
Queste persone vivono il genere in modo diverso rispetto a quanto previsto dalle norme culturali comuni. L’espressione della loro sessualità trascende il binarismo di genere che vede come possibilità solo il maschile/femminile. Ciò significa che il modo di vivere, sentire ed esprimere se stessi non avviene in funzione degli organi genitali con sui si nasce

Negli ultimi vent’anni la ricerca ha dimostrato l’esistenza di un ampio spettro di identità ed espressioni di genere (Bockting, 2008; Harrison et al, 2012; Kuper et al, 2012). Inoltre, vi sono reperti storici che attestano la presenza del transgenderismo sin dall’origine dell’umanità, già nel mito e nella rappresentazione. 

Oggi esistono molte identità TGNC (Transgender e Gender Non-conforming) differenti ed il termine Transgender è un termine ombrello, cioè utilizzato per rappresentare l’insieme di identità ed espressioni che travalicano le categorie socio-culturalmente definite del genere (IOM, 2011). Negli ultimi anni stanno emergendo numerosi  nuovi termini usati per differenziare la varietà dei vissuti umani.

Eccone alcuni esempi:

  • GENDERFLUID, indica il carattere fluido dell’identità sessuale, con oscillazioni lungo lo spettro di genere M/F nel corso del tempo. Una persona genderfluid può in qualsiasi momento identificarsi come maschio, femmina, genere neutro o qualsiasi altra identità non binaria.
  • GENDERQUEER, è sinonimo di identità non binaria. Si riferisce alle persone che non si identificano in modo fisso con un singolo genere.
  • AGENDER, letteralmente “senza genere”, indica chi non si riconosce in nessun genere. Può denotare un’identità non binaria o può essere usato per dichiarare di non avere un’identità di genere.
  • BIGENDER O TRIGENDER, significa identificarsi con due o tre generi, che possono essere quelli binari (Maschio e Femmina), non binari, oppure binario e non binario, sia in modo stabile e contemporaneo, sia in modo fluido e con alternanza nel tempo.
  • PANGENDER, letteralmente “tutti i generi” Indica chi vive in una molteplicità di generi simultanea. Anche in questo caso può essere sperimentato un flusso o un’alternanza di genere.
  • DEMIGENDER, la persona si identifica solo parzialmente con un’identità di genere (demigirl/demiwoman/demifemale – demiboy/demiguy/demiman/demimale).
  • GREYGENDER, termine usato da chi può sentire di avere uno o più generi, ma avverte un senso di distacco rispetto ad esso/i, collocandosi in un’area “grigia”.
  • Transessuali (MtF ed FtM), persone che solitamente si sottopongono a trattamenti ormonali e/o chirurgici per femminilizzare o mascolinizzare il proprio corpo.
  • Crossdresser, chi  indossa vestiti tipicamente associati al genere opposto a quello loro assegnato alla nascita.
  • Drag Queen e Drag King, cioè coloro che indossano abiti tipici del genere opposto adottando atteggiamenti iper-femminili o iper-maschili.

E’ importante sapere che:

  le persone TGNC avvertono una forte discrepanza tra il sesso assegnato alla nascita e il genere percepito e lottano per riappropriarsi della loro esistenza. Ciò può comportare anche la transizione da FtoM/MtoF (maschio a femmina/femmina a maschio) con interventi chirurgici e terapie ormonali, o una fluidità tra questi poli. 
Inoltre

 

l’identificazione di una persona come TGNC non è in sé patologica e ciò può essere espressione di un processo sano e auto-affermativo (Coleman et al., 2012).

Tuttavia, queste persone possono vivere forte stress, sofferenza e disagi derivanti dallo stigma sociale e dalla discriminazione, oltre che alle difficoltà connesse al vivere in un corpo che sentono che non le rappresenta. In questi casi si parla di MINORITY STRESS.

Bibliografia

APPUNTI SUL GENERE. Riflessioni sulle linee-guida di intervento psicologico e dintorni. A cura di Paolo Valerio, Cristiano Scandurra e Anna Lisa Amodeo. Edizioni Ordine Psicologi della Campania. Collana ETICA E BUONE PRASSI NELLA PROFESSIONE DI PSICOLOGO, Diretta da Raffaele Felaco.