Terapia di coppia
La terapia di coppia è un intervento mirato al miglioramento delle capacità comunicative e relazionali dei partner. Ha lo scopo di rendere la vita in due armoniosa e amorevole, imparando a gestire le difficoltà personali e del “Noi”, abbassando la conflittualità. E’ orientata alla chiarificazione di quelle peculiarità di entrambi i soggetti, visti sia come singole persone che come partner, che possono rappresentare un valore aggiunto o una criticità dello stare insieme. Aiuta, quindi, a far emergere e a lavorare su punti di forza e aree di miglioramento della relazione. Avviene in un luogo sicuro in cui lo psicologo fa anche da moderatore, con delle regole da rispettare per garantire equilibrio, imparzialità, integrità ed equità verso tutti i protagonisti.
Talvolta possono emergere problematiche particolarmente rilevanti, a livello personale, di uno o entrambi i partner, che possono influire sul buon funzionamento della coppia. In tal caso si può consigliare un percorso psicologico individuale parallelo, con altro specialista, per correttezza della pratica.
Quando si ha bisogno di una terapia di coppia?
Innanzitutto, quando i partner sentono di averne necessità per particolare sofferenza, incomprensione, dolore emotivo ed altro che diventa prevaricante o opprimente, per uno dei due o per entrambi. Se si sente la necessità di un aiuto esterno, poiché non si riesce a superare l’impasse, con l’accordo di entrambi, si può richiedere una consulenza di coppia per capire insieme se è necessaria una terapia.
Inoltre, possono esserci segni, sintomi disfunzionali o comportamenti a rischio (ad esempio, i quattro cavalieri dell’apocalisse, secondo John Gottman) che possono rendere la relazione a rischio rottura o generare malessere significativo.
Ecco alcuni esempi:
- Criticare vicendevolmente o singolarmente, in modo prevaricante e maggiore di quanto si esprimono apprezzamenti.
- Non riuscire a tollerare o non accettare le differenze di ideali, valori, modi di vivere e fare, gusti e preferenze del partner.
- Incomunicabilità e incomprensioni apparentemente impossibili da risolvere o assenza di comunicazione.
- Disprezzo prevalente e cattiva gestione di frustrazione, rabbia, delusione con escalation violente, sia verbali che fisiche.
- Minare costantemente l’autostima del partner, umiliare, svilire, sminuire o sentirsi la maggior parte del tempo umiliati, sviliti, sminuiti dal partner.
- Atteggiamenti immotivatamente difensivi o persecutori.
- Fare ostruzionismo rispetto a soluzioni del problema o alla comunicazione.
Dr.ssa Annalisa Signorelli
Psicologa
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