Telemedicina e anziani: suggerimenti, strategie e vademecum per i professionisti della salute mentale (e non solo)

Telemedicina e Digital Therapeutics (DTx) sono considerate le terapie del futuro, ovvero Televisita, Telemonitoraggio, Teleconsulto e interventi di cura su specifiche malattie, mediati da software e progettati per modificare il comportamento di un paziente.

Hanno lo scopo di migliorare decorso ed esiti della malattia e sono dei veri e propri interventi integrati prescritti dal medico. Le DTx rientrano nella definizione di farmaco, vengono sviluppate attraverso sperimentazione clinica controllata, con un percorso di approvazione da parte degli enti regolatori.

Il principio attivo con cui agiscono non è chimico-biologico ma fatto di algoritmi, applicazioni, wearable e gamification. Rappresentano i nuovi strumenti nella cassetta degli attrezzi degli esperti della salute psicofisica, che possono affiancare quelli più tradizionali.

Ad oggi ne esistono molteplici tipologie relative a vari disturbi, molti riguardanti la sfera della salute mentale, come depressione, disturbo d’ansia generalizzato, dipendenze, schizofrenia, Adhd, disturbi dello spettro autistico, disturbi dell’alimentazione, insonnia, ma anche per problemi di altra natura, come obesità, reazioni avverse a farmaci antitumorali, asma, ipertensione, Bpco, diabete di tipo 2, ecc.

La Digital Health è alla portata di tutti e chiunque può trarne giovamento, compresi gli anziani. E’ un malinteso comune, infatti, credere che le persone più attempate non abbiano interesse verso il mondo digitale.

Secondo recenti stime, pubblicate dall’American Psychological Association, la maggior parte degli anziani (7 su 10) possiede e utilizza un computer, uno smartphone o un tablet con accesso a Internet a casa. Tuttavia, quando si tratta dell’uso della telemedicina, la portata degli anziani è limitata (ad esempio, solo l’11% si sente a proprio agio nell’uso della telemedicina).

Allora come si possono avvicinare Terapie Digitali e anziani?

Proprio come per qualsiasi bacino di utenza, bisogna effettuare un adattamento alle caratteristiche più tipiche di questa delicata fascia d’età. E’ necessario, cioè, tener conto dei cambiamenti sensoriali, motori e cognitivi che avvengono nella popolazione senior, come ad esempio:

– cambiamenti legati all’età nella vista, nell’udito, nel tatto, nella percezione, nella mobilità e nell’equilibrio.

– Modifiche della forza fisica e del tono muscolare, perdita di agilità e rallentamento senso-motorio.

Rallentamento della velocità di elaborazione, difficoltà nel multitasking, cali della memoria episodica.

Tuttavia bisogna tener presente che, nonostante il normale decadimento legato all’età di alcune funzioni e abilità, molte capacità cognitive sono conservate fino a tarda età. Memoria semantica, funzioni esecutive, ragionamento e risoluzione dei problemi, ad esempio, subiscono cambiamenti relativamente minori che non dovrebbero impedire l’uso della telemedicina e delle DTx da parte degli anziani.

Anche chi soffre di condizioni come il Deterioramento Cognitivo Lieve (MCI) può apprendere con successo nuove abilità tramite l’uso di strategie compensative:

-prendere appunti

– creare promemoria in calendario sugli orari degli appuntamenti di telemedicina

– utilizzare note scritte su come avviare le app sul proprio computer o tablet.

Gli anziani con disturbi più avanzati possono, in aggiunta, giovare delle DTx con l’aiuto di un membro della famiglia che affianca o avvia le sessioni. Insomma, con opportune accortezze, è possibile fornire un supporto tecnologico alla salute anche per l’età avanzata ed altresì effettuare consulti e visite online.

Ecco di seguito un vademecum in 10 punti chiave che può aiutare a gestire e coadiuvare il processo.

1. Mostrarsi comprensivi ed empatici rispetto alle difficoltà che la persona può incontrare. Ad esempio, riconoscere che le sessioni di telemedicina possono sembrare inizialmente imbarazzanti aiuta a rassicurare gli anziani e a metterli a proprio agio.

2. Guardare direttamente la fotocamera per imitare il contatto visivo durante le sedute online, così da rendere più naturale lo scambio.

3. Impiegare una comunicazione chiara ed efficace. Adeguare il linguaggio alle peculiarità dell’interlocutore, con tecniche di chiarimento, parafrasi e riflessione per evitare problemi di interpretazioni errate e incomprensioni. Verbalizzare il linguaggio del corpo ambiguo per accertarsi dello stato emotivo del paziente (ad esempio, “Voglio assicurarmi di capire come si sente. Incontrarsi in video può rendere tutto più difficile poiché non riesco a vederla completamente. Sembra essere frustrato: è così che si sente?”).

4. Utilizzare una piattaforma video con uno sfondo visivo neutro ed eliminare rumori e disturbi audio, per evitare ulteriori difficoltà.

5. Effettuare eventuali pause, ad esempio, per ridurre il dolore causato dalla rigidità muscolare dovuta alla posizione del paziente, o per recuperare il giusto livello di attenzione.

6. Fornire un riepilogo di fine sessione con obiettivi, esercizi e feedback per alimentare coinvolgimento del paziente e continuità delle cure.

7. Fornire supporto tecnologico e spiegare pro e contro delle DTx. Essere disponibile a domande e spiegazioni circa i possibili ostacoli della tecnologia. Si può prevedere un’apposita seduta con il paziente per fornire istruzioni, testare il device, assicurarsi che abbia compreso e fornirgli istruzioni scritte (con un linguaggio conciso, una dimensione del carattere più grande e immagini delle schermate di ogni fase del processo).

8. Aiutare a settare le impostazioni di app e supporti in modo adeguato. Aumentare l’illuminazione del display / schermo, utilizzare superfici opache invece di superfici lucide, regolare il volume, offrire opzioni di sottotitoli codificati con dimensioni del testo migliorate, considerare l’uso di cuffie.

9. Non dare per scontato che gli adulti più anziani non siano interessati alla telemedicina.

10. Coinvolgere personale di supporto per spiegazioni tecniche o familiari dell’anziano disponibili per sostenerlo in eventuali difficoltà ulteriori e/o specifiche.

L’implementazione di queste strategie potrebbe aumentare la probabilità che gli anziani si impegnino con successo e traggano beneficio dalla telemedicina, con un aumento dell’accesso alle cure e una continuità del trattamento. Superando le barriere tecnologiche e le resistenze stereotipate legate alle sessioni di persona, si possono rendere la Telemedicina con le DTx le terapie del presente e non più solo del futuro.

 

Bibliografia

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• Pew Internet and American Life Project. Generations online in 2009. 2009. Available via Pew Internet and American Life Project. http://www.pewinternet.org/2009/01/28/generations-online-in-2009. Accessed 28 Dec 2017