La contraccezione: metodi, sicurezza ed affidabilità

contraccezione

Cosa si intende esattamente per contraccezione?

La contraccezione è l’insieme dei metodi che impediscono il concepimento. Ha origini molto antiche. Già in alcuni testi egizi e babilonesi si trovano descrizioni di sistemi rudimentali per impedire una gravidanza. 

Oggi la medicina vanta molti progressi in tale ambito. Esiste un’ampia gamma di metodi efficaci e non dannosi. Tuttavia, c’è ancora molta disinformazione che, sommata a false credenze popolari, rischia di favorire un senso di pseudo-sicurezza che non tutela da gravidanze indesiderate. 

Come dovrebbe essere il contraccettivo ideale?

Un contraccettivo dovrebbe rispondere ai seguenti requisiti:

essere sicuro;
– essere privo di effetti dannosi;
– essere di comodo utilizzo;
– essere psicologicamente ed eticamente ben accetto;
– avere un costo basso e alla portata di tutti.

Le caratteristiche ideali, però, sono fortemente soggettive: non esiste un metodo universale adatto a chiunque, nè un dispositivo che racchiuda tutti questi requisiti. Ogni persona può scegliere in base alle proprie esigenze e alle proprie peculiarità. 

Come si misura l’efficacia di un contraccettivo?

Esiste un indice numerico che segnala l‘efficacia dei metodi contraccettivi. Si chiama INDICE DI PEARL ed è dato dal numero di gravidanze che si verifica nell’arco di un anno in 100 donne che usano quel metodo specifico. Più è basso e maggiore è l’efficacia.
Ecco alcuni esempi per i metodi più comunemente impiegati e considerati più sicuri:

  • Sterilizzazione maschile 0,02
  • Sterilizzazione femminile 0,13
  • Pillola combinata 0,1-1,0
  • Minipillola 1,0-3,0
  • Iniezioni trimestrali 0,1-1,2
  • Spirale 1,0-2,0
  • Metodi naturali 2,8
  • Diaframma 1,0-5,5
  • Profilattico 4,0-5,5

Quali sono i metodi contraccettivi?

Esistono i metodi cosiddetti naturali, che hanno bassa efficacia e affidabilità (quindi un più alto indice di Pearl), i metodi barriera (la cui efficacia varia a seconda dell’utilizzo) ed i metodi ormonali (con elevata efficacia ed affidabilità, se assunti correttamente).
 

Metodi naturali

COITO INTERROTTO

Consiste nel ritrarre il pene dalla vagina prima di eiaculare favorendo l’eiaculazione  all’esterno del corpo della donna. E’ un metodo molto praticato ma per cui è difficile calcolare un corretto indice di Pearl. L’insuccesso, in molti casi, è legato all’impiego scorretto della pratica. Ci sono coppie che per anni non incorrono in incidenti ed altre per cui si rivela inaffidabile. Inoltre, talvolta il liquido pre-eiaculatorio può contenere tracce di sperma (anche se non è chiara la capacità fecondante di esso). Per tali motivi è considerato un metodo poco sicuro.

FINESTRA FERTILE

Rientrano in questa categoria i vari sistemi che aiutano ad individuare i giorni in cui la donna è feconda, per evitare di avere rapporti in concomitanza. La finestra fertile è un arco temporale di circa 5 giorni che precede l’ovulazione (corrisponde alla sopravvivenza massima degli spermatozoi nei genitali femminili interni). Ma, benchè in termini di probabilità questo ragionamento funziona, uno studio recente ha messo in evidenza che tutti i giorni del ciclo (attenzione, non inteso come giorni in cui compare il flusso mestruale ma il tempo che intercorre tra essi, cioè  mediamente 28 giorni), con maggiore o minore probabilità, potrebbero ricadere nella finestra fertile, per vari motivi. Per questo è considerato poco affidabile.
Alcuni esempi di tali metodi sono:
 
  • Metodo Ogino-Knaus, o metodo dei giorni o del ritmo (evitare di avere rapporti nella fase centrale del ciclo, cioè dal 9° al 16° giorno, per evitare una gravidanza indesiderata).
  • Temperatura basale (poichè si riscontra un rialzo della temperatura media nella seconda fase del ciclo – in cui la donna, generalmente, non è feconda – si possono avere rapporti liberi a partire da 3 giorni dopo il rialzo termico, che indica l’avvenuta ovulazione).
  • Metodo Billings (basato sull’osservazione dei cambiamenti del muco cervicale, ovvero quelle perdite vaginali che nella fase ovulatoria diventano più abbondanti e filanti, simili alla chiare d’uovo. Quando non presenti la donna dovrebbe essere infeconda). 
Anche se questi metodi sono privi di costi, di effetti collaterali e di implicazioni etiche e morali, risultano difficili e poco sicuri. Ormai sono considerate metodiche inaffidabili e superate (indice di Pearl di 39). Infatti, possono intervenire eventuali fattori confondenti che alterano la situazione (ad esempio, rialzo della temperatura basale per altre cause organiche, presenza di perdite vaginali per presenza di infezioni, irregolarità del ciclo mestruale, presenza di ovulazioni soprannumerarie).

Metodi barriera e meccanici

PRESERVATIVO 

Ne esiste sia la versione maschile, molto diffusa, che una versione femminile, meno conosciuta. E’ un cappuccio (nel caso che lo indossi l’uomo) o una guaina (per le donne), generalmente in lattice che impedisce fisicamente l’ingresso in vagina del liquido seminale.  Pur essendo un metodo che meccanicamente funge da barriera nei rapporti sessuali, non garantisce un’efficacia elevata: può rompersi, sfilarsi ed andrebbe indossato correttamente sin dall’inizio del rapporto. Tuttavia è molto indicato per prevenire le malattie sessualmente trasmissibili (MST). 

DIAFRAMMA

E’ una coppa in lattice, con un bordo in metallo flessibile, anch’esso ricoperto di lattice, che viene inserito in vagina prima dei rapporti sessuali.  Si accompagna con l’uso di una crema spermicida e deve essere prescritto da un ginecologoLa sicurezza anticoncezionale risulta  inferiore a quella di altri metodi.
 

SPIRALE 

Anche detta dispositivo intrauterino (IUD), attualmente si trova di due tipi: al rame o contenente levonorgesterl (un progestinico). Le spirali al rame sono di forma variabile (a T, ad ombrello, o a collanina), mentre quelle a base ormonale sono fatte a T. Lo IUD viene inserito all’interno dell’utero necessariamente dal ginecologo, con un piccolo intervento ambulatoriale e senza anestesia, ed ha potere contraccettivo per massimo 5 anni. Vanta una elevata efficacia contraccettiva, ma non è esente da effetti indesiderati e controindicazioni.

Metodi ormonali

Possono essere somministrati oralmente (pillola)localmente (cerotto o anello vaginale) o tramite iniezione. Contengono ormoni ad azione simile a quella biologica naturale che agiscono sulla fertilità della donna bloccando la funzione delle ovaie ed impedendo l’ovulazione. Ecco alcuni esempi:

Estroprogestinici (pillola o anello con una combinazione di estrogeni e progestinici).
Progestinici (minipillola contenete sono un progestinico).
Iniezione mensile o trimestrale (un’iniezione di un progestinico a lunga durata d’azione, da ripetere ogni mese o tre mesi per una copertura continuativa).

Tali metodologie possono avere molte controindicazioni ed essere mal tollerate da alcune donne, ma vantano una efficacia molto elevata, se assunti secondo prescrizione. 

CONTRACCEZIONE D’EMERGENZA POSTCOITALE

La cosiddetta pillola del giorno dopo è una tipologia di contraccezione che, in realtà, può essere utilizzata fino a tre giorni dopo il rapporto a rischio. Contiene un potente progestinico che agisce interferendo sui meccanismi che consentono l’ovulazione, la fecondazione, la progressione dell’ovulo fecondato e il suo impianto nell’utero, impedendo il concepimento su vari livelli. 
La sua efficacia è proporzionale ai tempi di assunzione rispetto all’eiaculazione in vagina: se viene presa entro le 12 ore l’efficacia è circa del 95%,  dopo 48 ore scende all’80% e così via.
 

PER CONCLUDERE
Come abbiamo potuto leggere, esistono vari metodi per non incappare in una gravidanza indesiderata, la cui efficacia può essere variabile

Bisogna informarsi ed applicare la metodologia più confortevole e adatta ai partner, in maniera consapevole ed adeguataInoltre, bisogna tener presente che solo alcuni dei sopracitati sistemi rappresentano una tutela rispetto alle malattie sessualmente trasmissibili (preservativo) e che contraccezione e prevenzione per le MST non sono sinonimi!