Ghosting: quando l’altro sparisce

Cos’è il Ghosting?

Il Ghosting è il fenomeno del cosiddetto “diventare fantasma” (dall’inglese ghost). Nello specifico, il termine si riferisce all’interruzione di una relazione, da parte di uno dei due partner, senza dare alcuna spiegazione, senza comunicarlo e senza altre interazioni. Chi pratica il ghosting diventa, appunto, improvvisamente un fantasma, non risponde più al telefono, messaggi o altro. Talvolta blocca la persona abbandonata sui vari social, impedendo qualsiasi tipo di contatto

Chi lascia:

spesso motiva questo suo comportamento come un modo per non ferire l’altro, o come strategia “normale” di chiusura di un rapporto. Ciò invece spesso sottende a sensi di colpa e vergogna, ad un’immaturità relazionale, a scarsa assertività, difficoltà ad essere autentici e ad autoaffermarsi.

Chi viene lasciato:

subisce il silenzio e la mancanza di spiegazioni. Spesso ripiega su se stesso tutte le colpe (ho sbagliato qualcosa, non sono stato abbastanza attento, amorevole, gentile, ecc.), fino a mettere seriamente in discussione la propria persona. Può iniziare un circolo vizioso di ruminazione e rimuginio, con pensieri intrusivi sulla ricerca dei perchè, con alternanza di fasi di rabbia, tristezza e rassegnazione. Ciò potrebbe alimentare veri e propri stati d’ansia, disagio e malessere, minare l’autostima.

Il dolore e la frustrazione sperimentati possono essere davvero intensi. Infatti, si è chiamati ad affrontare molteplici difficoltà: il lutto legato alla fine di una relazione e l’assenza degli elementi che, in circostanze diverse, ne permettono l’elaborazione. La totale assenza dell’altro, quindi di un confronto, di una motivazione o di chiarimenti, impediscono la gestione, il controllo e la comprensione profonda della rottura. In sostanza, è come affrontare un funerale di una persona cara senza defunto.

Il dolore è vivido perché non ha forma nè riferimenti. Può causare una generalizzata sfiducia nell’altro o sfociare in un disturbo vero e proprio, con somatizzazioni.

Come si supera?

Aspettare che il tempo passi, minimizzare la sofferenza, sminuire l’altro, cancellare contenuti e messaggi, bloccare sui social, impiegare la strategia del “chiodo scaccia chiodo” non cancella le emozioni provate con e per quella persona e non sono soluzioni funzionali.

Si inizia a superare davvero il dolore quando lo si affronta, accettandolo e vivendolo fino in fondo. Rielaborando e ripercorrendo le tappe della conoscenza, le aspettative, gli investimenti di tempo ed energie, le emozioni, i ricordi, i segnali dell’altro non colti, le illusioni e la disillusione, così da imparare dall’esperienza vissuta e capire cosa fa o non fa al caso proprio.

Aiuta molto:

  • stare nel qui ed ora, quindi non vivere di ricordi nè anticipare il futuro.
  • Praticare tecniche di rilassamento o di meditazione, per aiutare mente e corpo a placarsi.
  • Fare lunghe passeggiate all’aperto, se possibile nella natura (è dimostrato l’effetto benefico sull’umore).
  • Prendersi cura di sè con una sana alimentazione e un corretto stile di vita.
  • Se ci si sente in particolare difficoltà, chiedere aiuto ad uno specialista.
 
 
 

Riferimenti bibliografici

1. Leah E. LeFebvre, Mike Allen, Ryan D. Rasner, Shelby Garstad, Aleksander Wilms, Callie Parrish. Ghosting in Emerging Adults’ Romantic Relationships: The Digital Dissolution Disappearance Strategy. 2019. SAGE Journals.Volume: 39 issue: 2, page(s): 125-150. 

2. Navarro, R.; Larrañaga, E.; Yubero, S.; Víllora, B. Psychological Correlates of Ghosting and Breadcrumbing Experiences: A Preliminary Study among Adults. Int. J. Environ. Res. Public Health 2020, 17, 1116.